Per la configurazione del reato di patrocinio infedele, di cui all’art. 380 c.p. – che è reato proprio, nel senso che soggetto attivo deve essere il “patrocinatore” – non è sufficiente che l’avvocato si renda genericamente infedele nell’adempimento dei doveri scaturenti dall’accettazione dell’incarico affidatogli, essendo necessaria, al contrario, quale elemento costitutivo del reato, la pendenza […]