Ai fini dell’efficacia dell’esimente del diritto di cronaca giudiziaria, occorre che la notizia propalata rispecchi fedelmente il contenuto del provvedimento giudiziario e qualora essa riguardi la fase delle indagini preliminari, in cui ordinariamente manca un provvedimento formale, l’obbligo del cronista giudiziario si specifica nel senso di fedele riproduzione del contenuto dell’addebito, oggetto di attenzione investigativa, […]

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Integra l’elemento oggettivo del reato di diffamazione, sotto il profilo della comunicazione con più persone, l’invio a mezzo telefax a un ordine professionale di una lettera contenente espressioni lesive dell’altrui reputazione, poiché le caratteristiche e la natura del mezzo prescelto implicano la conoscenza o la conoscibilità del contenuto della comunicazione da parte di un numero […]

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In tema di diffamazione commessa mediante scritti, sussiste il requisito della comunicazione con più persone, necessario per integrare il reato, anche quando le espressioni offensive siano comunicate ad una sola persona ma destinate ad essere riferite almeno ad un’altra persona, che ne abbia poi effettiva conoscenza (Nella specie, relativa all’invio di una mail, che riproduceva […]

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In tema di diffamazione a mezzo stampa, le espressioni denigratorie dirette nei confronti dei singoli appartenenti ad un’associazione od istituzione possono, al contempo, aggredire anche l’onorabilità dell’entità collettiva cui essi appartengono, entità alla quale anche, conseguentemente, compete la legittimazione ad assumere la qualità di soggetto passivo di delitti contro l’onore. Ne consegue che, quando l’offesa […]

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In tema di competenza nel caso di diffamazione commessa mediante lo strumento della posta elettronica, allorché non sia possibile stabilire quando e dove le espressioni offensive siano divenute percepibili ai destinatari, occorre fare riferimento ai criteri suppletivi previsti dall’art. 9 c.p.p. (Fattispecie in cui lo stesso ricorrente non sapeva indicare i primi lettori del messaggio […]

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Ai fini della sussistenza della circostanza aggravante dell’attribuzione di un fatto determinato è sufficiente che l’episodio riferito venga specificato nelle sue linee essenziali, in modo che risulti maggiormente credibile e che le espressioni adoperate evochino alla comprensione del destinatario della comunicazione azioni concrete e dalla chiara valenza negativa (Cass. pen., 29.09.2010, n. 40200). Si deve […]

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Quanto all’elemento psicologico del reato, ai fini della sussistenza dei requisiti di carattere soggettivo della diffamazione è sufficiente il dolo generico, cioè la mera percezione, rapportata all’uomo medio, della capacità offensiva delle espressioni adoperate, anche senza la specifica intenzione di offendere l’altrui reputazione (c.d. animus diffamandi), con la volontà di usare espressioni offensive nella consapevolezza […]

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La lesione della reputazione non avvenga solo attraverso l’attribuzione di un fatto illecito, perché posto in essere contro il divieto imposto da norme giuridiche ma anche attraverso la divulgazione di comportamenti che alla luce dei canoni etici condivisi dalla generalità dei consociati, siano suscettibili di incontrare la riprovazione della communis opinio (Cass. pen., sez. V, […]

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Anche le condotte dubitative possono integrare il delitto di diffamazione, specie nella forma dell’insinuazione poiché qualunque sia la forma grammaticale o sintattica della frase o delle frasi offensive, ciò che conta è la loro capacità a ledere o a mettere in pericolo l’altrui reputazione (Cass. pen., sez. VI, 11.02.1976, n. 1988). Ricorrono gli estremi dell’ingiusta […]

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