Il legislatore con il d.lgs. 231/2001 costruisce un modello punitivo che ha quale destinatario l’ente come realtà autonomamente identificabile e distinta rispetto alla persona fisica: per cui non può mai assumersi che l’immedesimazione nell’ente da parte dell’amministratore, autore del reato presupposto, possa in alcuni specifici casi essere totale, cosicché l’interesse o il vantaggio dell’uno possa […]

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In tema di responsabilità amministrativa degli enti, l’art. 5 comma 1 d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 prevede che il fatto, in grado di consentire l’addebito a carico dell’ente, sia commesso dall’autore del reato presupposto nell’interesse o vantaggio dell’ente stesso; mentre il comma 2 dello stesso art. 5 prevede l’esclusione della responsabilità dell’ente ove il […]

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Il d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231, in tema di responsabilità da reato degli enti, prevedendo un’autonoma responsabilità amministrativa dell’ente in caso di commissione, nel suo interesse o a suo vantaggio, di uno dei reati “presupposti” tassativamente indicati da parte di un soggetto che abbia agito in nome e per conto dell’ente, si basa sull’assunto […]

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Grava sull’accusa l’onere di dimostrare l’esistenza e l’accertamento dell’illecito penale presupposto in capo alla persona fisica inserita nella compagine organizzativa dell’ente e che questa abbia agito nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso. Per converso, è onere dell’ente di provare, per contrastare gli elementi di accusa a suo carico, le condizioni liberatorie di segno contrario di […]

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Qualora dalle risultanze d’indagine emergano profili di “colpa di organizzazione” e si constati che i reati siano stati inequivocabilmente commessi nell’interesse o comunque a vantaggio della Società da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza degli organi apicali deve essere riconosciuta una responsabilità in capo all’ente che non abbia fornito prova liberatoria in ordine all’adozione […]

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