Sentenze

L’effettuazione di una telefonata in orario notturno dimostra sia l’obiettiva molesta intrusione in ore riservate al riposo, sia l’evidente intenzione di molestare l’interlocutore qualora vengano avanzate pretese evidentemente irragionevoli (Cass. pen., sez. I, 12.11.2009, n. 36). (Nel caso di specie il soggetto aveva telefonato alla moglie dopo la mezzanotte chiedendole di poter vedere il figlio […]

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Ai fini della configurabilità della contravvenzione di cui all’art. 660 c.p., al termine “telefono” (…) deve essere equiparato qualsiasi mezzo di trasmissione, tramite rete telefonica e rete cellulare, di voci e di suoni imposti al destinatario, senza possibilità per lui di sottrarsi all’immediata interazione con il mittente. Ne deriva che può integrare il reato la […]

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Principali orientamenti giurisprudenziali   “Il reato di cui all’art. 660 c.p. è caratterizzato da un’insistente ed inopportuna interferenza nell’altrui sfera di libertà, produttiva di una fastidiosa intromissione nella vita privata della vittima e, quindi, della molestia e del disturbo che sono conseguenze connesse alla petulanza della condotta” (Cass. pen., sez. I, 27.11.2008, n. 46231).   […]

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Non può ritenersi integrato il reato di cui all’art. 660 c.p., almeno sotto il profilo soggettivo, nell’ipotesi in cui le telefonate effettuate a privati da parte di una società di recupero crediti avvenivano attraverso una procedura di tipo informatico che segnalava in modo automatico i soggetti per i quali risultava sussistente un’anomalia nei pagamenti (G.I.P. […]

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