Non può riconoscersi l’esimente dello stato di necessità, neppure putativo, nella condotta consistita nell’avere privato taluno della libertà personale, così commettendo il reato di sequestro di persona, allo scopo di sottrarlo al presunto pericolo di una ricaduta nell’uso di sostanze stupefacenti (Cass. pen., sez. V, 30.04.2010, n. 26159).