DELITTI CONTRO LA P.A. – ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE – PROMESSA O OFFERTA DI DENARO AL CONSULENTE TECNICO DEL P.M. – PUNIBILITÀ CON PENA MAGGIORE DI QUELLA PREVISTA PER IL PERITO DEL GIUDICE DESTINATARIO DI ANALOGA OFFERTA O PROMESSA – DISPARITÀ DI TRATTAMENTO – QUESTIONE DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE – NON MANIFESTA INFONDATEZZA (ART. 322 C.P.)

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Non è manifestamente infondata la q.l.c. dell’art. 322, comma 2, c.p. (istigazione alla corruzione propria) in riferimento all’art. 3 Cost. sotto il duplice profilo della disparità di trattamento di situazioni analoghe e della irragionevolezza, nella parte in cui prevede che l’offerta o la promessa di denaro o di altra utilità al consulente tecnico del p.m., per il compimento di una falsa consulenza, è punita con una pena superiore a quella del reato di intralcio alla giustizia di cui all’art. 377, comma 1, c.p., in relazione all’art. 373 c.p., per il caso di analoga condotta nei confronti del perito (Cass. pen., sez. Un., 27.06.2013, n. 43384).

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