L’interversione del possesso non può desumersi dalla rivendicazione della proprietà, se non accompagnata da atti di disposizione dei beni o dalla manifestazione di rifiuto di restituirli. Pertanto, integra il delitto di appropriazione indebita (art. 646 c.p.) l’omessa restituzione della cosa da parte del detentore al legittimo proprietario, solo se dal comportamento tenuto dal detentore si rilevi, per le modalità del rapporto con la cosa, un’oggettiva interversione del possesso (Cass. pen., sez. II, 21.03.2013, n. 13797).
(Nella specie, la Corte ha confermato la statuizione dei giudici di appello, secondo cui la mera sostituzione della serratura di una porta non implicava l’interversione del possesso dei beni, sicchè il reato doveva ritenersi consumato con il tentativo di accesso dell’ufficiale giudiziario).