Sentenze

Studio Legale Penalisti Associati > Le Sentenze > Delitti contro la persona

Il delitto di minaccia di cui all’art. 612 cod. pen. è configurabile nella forma tentata qualora la condotta intimidatoria, nella specie consistente nel confezionamento e nell’inoltro della missiva, sia posta in essere nella sua interezza, integrando appieno i requisiti dell’idoneità e dell’inequivocità degli atti, “sicché la mancata lesione del bene giuridico protetto deriva da un […]

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Nell’ipotesi di infortunio sul lavoro, con morte di una passante durante le operazioni di posatura dell’asfalto sulla strada, non può escludersi la responsabilità del presidente del consiglio di amministrazione di un’impresa edile gravando su tale soggetto un obbligo di vigilanza. Nonostante la disciplina in tema di sicurezza sul lavoro consenta un trasferimento per delega di […]

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Laddove l’imputato accusato di reati sessuali nei confronti di persona offesa minorenne abbia ottenuto prestazioni sessuali in cambio di denaro o altre utilità la circostanza della modestia delle somme versate non è idonea a escludere l’integrazione del reato di cui all’art. 609 bis cod. pen. (Trib. Milano, sez. V pen., sentenza n. 7739/2019).  

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Le difficoltà erettili dell’imputato accusato di violenza sessuale ai danni di minore, laddove non clinicamente attestate in maniera definitiva e immutabile, non sono idonee ad escludere la sussistenza dell’addebito contestato (Nella specie, benché l’imputato abbia subito un intervento di prostatectomia radicale, non vi è la prova clinica di una definitiva e immutabile difficoltà, come avvalorato […]

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Deve definirsi anonima, con conseguente procedibilità d’ufficio del reato di minaccia, la missiva che si concluda con l’indicazione in stampatello del nome di battesimo del mittente modificato (nel caso di specie il nome del mittente veniva “inglesizzato”) senza l’apposizione di alcuna sottoscrizione e che indichi quale indirizzo di provenienza quello del carcere dove è detenuto […]

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La consegna all’imputato da parte della persona offesa delle password di quest’ultima necessarie per accedere al proprio account personale “non determina la legittimità dell’accesso operato non già secondo la finalità consentita dal titolare del diritto alla riservatezza (e cioè la riparazione di errori di profilazione esistenti), bensì allo scopo di creare account fasulli collegati al profilo dei social network utilizzati dalla persona offesa, attraverso […]

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Ai fini dell’integrazione del delitto di lesione personale è sufficiente il dolo generico consistente nella consapevolezza in capo all’agente che la propria azione provochi o possa provocare danni fisici alla vittima. Non occorre dunque che la volontà dell’agente sia diretta alla produzione di determinate conseguenze lesive.  Perché il delitto di cui all’art. 582 cod. pen. […]

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La nozione di malattia, ai fini del reato di lesioni personali, comprende qualsiasi alterazione anatomica o funzionale, ancorché localizzata, di lieve entità e non influente sulle condizioni organiche generali. Il reato perdura fino a che sia in atto tale processo di alterazione. Pertanto “non costituiscono ‘lesioni’ soltanto quelle azioni che, pur cagionando una sensazione dolorosa, […]

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La gravità delle condotte persecutorie effettuate dall’imputato nell’ambiente di lavoro della persona offesa conduce di per sé “a ritenere assolutamente verosimile che la pesante violazione della sua privacy, la sua qualificazione in termini di scarsa serietà morale ben potesse provocare, secondo l’id quod plerumque accidit, una sicura compromissione della sua serenità lavorativa e personale”. La […]

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