GIUDIZIO – SENTENZA DI CONDANNA – VALUTAZIONE DELLA PROVA – INDIZI E PRESUNZIONI – AL DI LÀ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO (ART. 533 C.P.P.)

Studio Legale Penalisti Associati > Le Sentenze > Diritto penale processuale > Ragionevole dubbio > GIUDIZIO – SENTENZA DI CONDANNA – VALUTAZIONE DELLA PROVA – INDIZI E PRESUNZIONI – AL DI LÀ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO (ART. 533 C.P.P.)

In tema di valutazione della prova indiziaria, il giudice di merito non può limitarsi ad una valutazione atomistica e parcellizzata degli indizi, né procedere ad una mera sommatoria di questi ultimi, ma deve valutare, anzitutto, i singoli elementi indiziari per verificarne la certezza (nel senso che deve trattarsi di fatti realmente esistenti e non solo verosimili o supposti), saggiarne l’intrinseca valenza dimostrativa (di norma solo possibilistica) e poi procedere ad un esame globale degli elementi certi, per accertare se la relativa ambiguità di ciascuno di essi, isolatamente considerato, possa in una visione unitaria risolversi, consentendo di attribuire il reato all’imputato “al di là di ogni ragionevole dubbio” e, cioè, con un alto grado di credibilità razionale, sussistente anche qualora le ipotesi alternative, pur astrattamente formulabili, siano prive di qualsiasi concreto riscontro nelle risultanze processuali ed estranee all’ordine naturale delle cose e della normale razionalità umana (Cass. pen., sez. I, 18.04.2013, n. 44324).

Il giudizio di colpevolezza che superi ogni ragionevole dubbio ben può essere sostenuto da un compendio probatorio di natura indiziaria, intendendosi come tale un complesso di prove esclusivamente indirette, purché queste possano essere significative al pari della prova rappresentativa, non essendo qualificativo dell’indizio né la fonte né l’oggetto della prova, ma il suo contenuto ed il suo grado di persuasività (Cass. pen., 14.02.2013, n. 25834).

Categorie