Ai fini della configurabilità del reato di sequestro di persona è necessario che sia accertato il dissenso della vittima, sia esso esplicito o implicitamente ritenuto. Con riferimento alla vittima minore tale accertamento risulta sicuramente più complesso, specie nell’ipotesi di soggetto che non abbia ancora un’autonoma libertà di locomozione e non sia in grado di manifestare verbalmente il dissenso (Nella specie, deve escludersi la configurabilità del contestato reato di sequestro di persona: dalle dichiarazioni rese dalla madre risulta che la minore sia stata prelevata dal padre con il suo consenso e che la stessa in precedenza rimanesse con piacere in compagnia di quest’ultimo) (Corte d’Appello Brescia, sez. I pen., sent. n. 3275/2018).