La nozione di malattia, ai fini del reato di lesioni personali, comprende qualsiasi alterazione anatomica o funzionale, ancorché localizzata, di lieve entità e non influente sulle condizioni organiche generali. Il reato perdura fino a che sia in atto tale processo di alterazione. Pertanto “non costituiscono ‘lesioni’ soltanto quelle azioni che, pur cagionando una sensazione dolorosa, si caratterizzano per l’assenza di postumi apprezzabili, sussistendo, in tal caso, il delitto di percosse ex art. 581 c.p.” (nel caso di specie, al contrario, la condotta criminosa posta in essere dall’imputato, ovvero l’aver spintonato ripetutamente la p.o. e l’averle lanciato contro un forno microonde, ha cagionato alla vittima vistose ecchimosi in più parti del corpo) (G.i.p. Milano, sentenza n. 3290/2019).