Deve ritenersi integrato il delitto di autoriciclaggio qualora il soggetto agente ponga in essere un’attività volta a impiegare, sostituire, trasferire, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative il denaro proveniente dalla commissione di altro delitto, in modo da ostacolarne la provenienza delittuosa (Nella fattispecie, l’imputato accreditava su un conto corrente una somma di denaro, provento di delitto, impartendo al personale dell’istituto bancario l’ordine di bonificare detto importo su un altro conto corrente) (G.i.p. Varese, ord. 11 gennaio 2017).