Integra il reato di cui all’art. 646 c.p. la condotta di colui che, ai fini di procurarsi un ingiusto profitto si sia appropriato di beni di proprietà altrui, di cui aveva la disponibilità perché gli erano stati consegnati affinché li conservasse presso il suo magazzino fino al momento della richiesta di restituzione (Trib. Pavia, 13.12.2012, n. 923).