Deve escludersi la sussistenza della circostanza aggravante della minorata difesa di cui all’art. 61, comma 1, n. 5 cod. pen. laddove l’imputato, nonostante l’indole incline all’aggressione in danno di vittime inermi e indifese, non sia a conoscenza al momento del fatto dell’invalidità psichica della persona offesa. Dunque “non può ritenersi che egli abbia agito approfittando di quella condizione, quanto piuttosto che abbia agito incurante di tutto” (G.i.p. Monza, sentenza n. 85/2020).