DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ MORALE – VIOLENZA PRIVATA – CONFRONTO CON IL REATO DI ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE PROPRIE RAGIONI (ARTT. 610, 392,393 C.P.)

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Perché sia ipotizzabile l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni, occorre che il soggetto eserciti con la violenza un diritto altrimenti esercitabile in giudizio; se tale diritto non sussiste in capo all’imputato la fattispecie integrata è quella di violenza privata (Trib. Monza, 26.02.2013, n. 702).

 

(Fattispecie in cui l’imputato, a seguito della revoca del mandato al difensore effettuata dalla moglie, si recava nello studio del legale e sottraeva il fascicolo relativo al proprio processo, ritenendo, erroneamente, di essere egli stesso titolare del diritto alla restituzione). 

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