L’omicidio doloso commesso da persona affetta da una grave patologia psichiatrica, accertata nel corso del processo, che si trovava in un profondo stato confusionale al momento della commissione del fatto, debbono condurre all’assoluzione della stessa poiché non imputabile a causa del vizio totale di mente e, accanto a ciò, proprio a causa del notevole grado di pericolosità sociale che il fatto di reato attesta, debbono far propendere per la misura di sicurezza detentiva dell’ospedale psichiatrico giudiziario (G.U.P. Milano, 20.03.2003, n. 605.)