La moderata entità della coartazione posta in essere dall’indagato – il quale, a fronte di un deciso dissenso della vittima per l’approccio di un rapporto orale, ha immediatamente desistito – il tipo di atti sessuali compiuti, il contenuto pregiudizio arrecato all’integrità psico-fisica della persona offesa, consentono di valutare l’abuso, pur sussistente, come una compromissione della libertà sessuale di minor gravità (Trib. di Ancona, sez. riesame e appelli, 20.04.2010).